Gli apprendimenti scolastici sono il risultato di una serie di funzioni cognitive e neuropsicologiche che iniziano a svilupparsi gradualmente molto tempo prima dell’ingresso nella scuola primaria. Già nella scuola dell’infanzia, infatti, maturano alcune competenze definite prerequisiti scolastici: per imparare a leggere, a scrivere e a usare i numeri sono necessarie delle sotto-abilità specifiche che sono antecedenti all’apprendimento scolastico e propedeutiche allo stesso. Si pensi, per esempio, alla motricità fine e all’orientamento spazio-temporale necessari per imparare a scrivere correttamente, nonché a competenze prettamente linguistiche quali l’attenzione uditiva, la consapevolezza fonologica, la memoria verbale e le abilità sintattiche.
Un percorso sui prerequisiti scolastici permette di avvicinare tutti i bambini in maniera adeguata al mondo della letto-scrittura, dotandoli degli strumenti e delle conoscenze indispensabili per gli apprendimenti futuri. Alcuni studi presenti in letteratura hanno dimostrato come i training sulle abilità prescolastiche, effettuati durante l’ultimo anno della scuola dell’infanzia e durante il primo anno della scuola primaria, siano risultati efficaci sia per bambini a rischio di disturbi dell’apprendimento, sia per bambini a sviluppo tipico.
È da queste considerazioni che nasce il progetto di screening e potenziamento metafonologico rivolto ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia. Lo scopo è prevenire l’insorgenza di difficoltà di apprendimento in bambini in età prescolare, attraverso l’identificazione precoce dei rischi e il potenziamento delle abilità di base che permettono lo sviluppo delle capacità di lettura, scrittura e calcolo.